Noi siamo pronti a governare, se tu lo vorrai.Domenica 19 Giugno metti una croce su Caterina Molinari, e partiamo insieme per un viaggio lungo 5 anni, la Peschiera del 2021 ci aspetta.
Di norma quando si ottiene un risultato importante, per il quale si è lavorato molto, un risultato quasi insperato, si ringraziano tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo. Si comincia da quelli a te più vicini, si continua con quelli che hai convinto nel tuo percorso e generalmente si conclude con tutti quelli che non conosci ma ti hanno creduto. Ma queste persone sono il progetto, sono individui in carne ed ossa che si sono ritrovati nelle tue parole, nel tuo volto, nella tua determinazione, sono i portatori di un entusiasmo che ha fatto nascere il fenomeno “Caterina Molinari”, lo tsunami politico delle elezioni comunali della scorsa domenica. Gli elettori sono stati convinti dalla freschezza della sua proposta, dalla sua forza tranquilla, dai toni pacati ma fermi. Da molto tempo mancava una speranza concreta, la reale possibilità di porre fine a Peschiera ad una consuetudine di falsi ricambi, di continui trasformismi, di sistematici cambi di casacca all’insegna del proprio tornaconto personale. La signora Molinari ha messo fine a tutto questo, ha detto basta da apprezzato assessore ed ha messo le sue energie e la sua faccia sulla richiesta di cambiamento. Come un capitano di ventura ha riunito sotto le sue insegne le forze non compromesse della società civile e con pochissimi mezzi e molte idee è partita alla conquista di un sogno. Sulla sua strada ha incontrato molti che si sono uniti a lei e che le hanno consentito di arrivare fino alle mura della città da conquistare. Il messaggio ormai è chiaro. SI PUO’ FARE! Abbiamo bisogno di dare l’ultima spallata alla porta chiusa. Io invece devo personalmente ringraziare gli altri, quelli che ci hanno criticato aspramente, quelli che ci hanno definito in mille modi spesso offensivi e contraddittori, quelli che di fronte al fenomeno nuovo hanno continuato ad interpretarlo con i vecchi parametri, quelli che hanno disperatamente cercato chi c’era dietro, e non trovando nessuno hanno lanciato sospetti malevoli, quelli che non sono riusciti a comprendere quanta responsabilità ci fosse dietro agli “irresponsabili”. Le loro vuote minacce hanno compattato questo gruppo, rendendolo più unito e più forte . Ancora grazie, perché ogni critica ingiusta sempre più ci ha convinti di essere dalla parte della ragione. E credo che un grazie al candidato sindaco Caterina, come ormai viene chiamata familiarmente da tutti, lo debbano anche quelli che non sono andati a votare, i delusi dalla politica che non tiene in considerazione il cittadino. Domenica 19 giugno avete la possibilità di tornare ad essere protagonisti, unitevi alle proposte di Caterina, sforzatevi di superare la disillusione che avete maturato in anni di continue promesse non mantenute e andate a dare il vostro contributo perché il cambiamento deve essere colto al volo. SI PUO’ FARE!
L’enorme macigno di Bellaria come un asteroide ricade con enorme fragore nello stagno della campagna elettorale della nostra cittadina. Quando ormai ci si preparava ai rituali inviti al voto ecco che ritorniamo alla ribalta della stampa nazionale cose sapute e risapute ma con alcune importanti e sconcertanti verità. Ed anche qualche novità: il documento citato nell’articolo è stato protocollato in comune con oltre un anno di ritardo, alla vigilia della caduta del sindaco, che in una dichiarazione sostiene di non saperne nulla e che bisogna rivolgersi agli uffici competenti. E questo io non lo interpreto come capacità di assumersi le proprie responsabilità. In ogni caso arriva l’autorevole conferma che il P.I.I. di Bellaria è stato approvato in violazione della normativa di riferimento con una operazione illegittima. Per i deboli di memoria vogliamo ricordare che all’epoca tutta questa operazione complessa ebbe l’avallo degli allora rappresentanti di Forza Italia in Consiglio Comunale . E di fronte a queste enormi somme di denaro che vengono snocciolate si capisce il livello di connivenze che si sono realizzate per arrivare ad un risultato così rilevante. E guarda caso entra in scena anche una società plurindagata coinvolta in vicende riguardanti la Fininvest, come riporta l’articolo. Un caso? Forse. Certo genera un grande sgomento che, quelle che sembravano chiacchiere e maldicenze da bar, trovino preciso riscontro in un decreto di archiviazione della Procura della Repubblica. Resta comunque un’inchiesta che lascia un lucido spaccato dei recenti trascorsi politici locali. Solo la prescrizione ha salvato i protagonisti di tutta la vicenda. Quindi per quanto ci riguarda non sono assolti, ma saranno per sempre coinvolti. Concludo con due domande a tutti i miei concittadini . Credete che i partiti, sia a livello locale, sia a più alto livello, considerate le cifre enormi siano esenti da colpe? Non vi spaventa la possibilità con il vostro voto di rimettere ai posti di comando il Sindaco che ha nascosto questo documento, l’Assessore all’ambiente responsabile dello scempio, il consulente fortemente interessato del Sindaco, con la collaborazione del tecnico che ha firmato atti in contrasto con la normativa? Andate al voto consapevoli di questo e date ascolto alla vostra coscienza, per chi ne ha ancora una.
Questo è l’articolo originale da Il Fatto Quotidiano del 2 Giugno 2016